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Tipo di corso

Corso di Laurea Magistrale

Accesso

Libero

Durata

2 anni

Sede

Modena

Lingue

Italiano

Struttura di riferimento

Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze

Il Corso di Studio in breve.

Caratteristiche del corso: Il corso di studi in “bioingegneria per l'innovazione in medicina” fa parte della classe di Laurea Magistrale in Ingegneria Biomedica (LM-21) e si tratta di un corso interAteneo svolto congiuntamente tra le Università di Modena e Reggio Emilia (Sede amministrativa), Trento e Verona. Il corso, proposto dal Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, che sarà sede amministrativa, e dal Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, nasce in continuità con l'accordo tuttora vigente di collaborazione con gli Atenei di Verona e Trento per la realizzazione del CdS triennale in Ingegneria dei sistemi medicali per la persona. Tale corso, il cui terzo anno è appena iniziato, ha visto oltre 250 iscritti per anno. Gli studenti, tramite questionari, hanno in larga maggioranza espresso la volontà di proseguire il percorso formativo in questo settore con una laurea magistrale in Ingegneria Biomedica, pertanto parallelamente all'iniziativa intrapresa da UniTN che sta attivando un percorso di laurea magistrale, proponiamo un percorso di laurea legato alle tematiche proposte nei due curricula della laurea triennale
(segnali e dati, dispositivi e robot) e che sarà coniugato alle competenze di rilievo internazionale presenti in UNIMORE nonché ai risultati emersi dalla consultazione delle parti interessate.

Profili professionali e sbocchi occupazionali: Il corso di studi mira a formare professionisti con un elevato livello di specializzazione sia ingegneristico che biomedico, in grado di ricoprire ruoli tecnici, tecnicoorganizzativi e di ricerca avanzata e capaci di operare nei diversi contesti dell'ingegneria biomedica. Il corso, caratterizzato da un'offerta formativa multidisciplinare unica nel panorama nazionale con importanti contributi delle scienze biologiche, mediche, chimiche e farmacologiche nonché dell'ingegneria dell'informazione ed industriale, mira a formare una figura professionale con competenze interdisciplinari in grado di fare da tramite fra l'ambito biomedico e clinico ed il mondo tecnologico e di progettazione. Nel complesso il percorso formativo sarà orientato verso tecnologie per la diagnostica, la terapia con particolare
attenzione verso i temi dell'elaborazione dell'informazione, della modellistica e delle tecnologie avanzate.
Questo corso formerà una classe di professionisti in stretto contatto con il mondo produttivo e dei servizi sanitari attraverso progetti didattici, cicli di seminari e workshop con bioingegneri provenienti dal mondo del lavoro e della ricerca accademica e con lo svolgimento di tirocini interni ed aziendali e con il progetto di tesi finale. Secondo i dati di Confindustria, il comparto dei dispositivi biomedici e delle tecnologie informatiche applicate al comparto biomedicale consta di oltre 4500 aziende con 17 Miliardi di fatturato. Il settore è caratterizzato da un'occupazione altamente qualificata (oltre 118000 occupati) di cui il 50% laureati. Superiori alla media generale del paese il numero di occupati donne (44%), gli addetti alla ricerca (8%) ed in possesso
di dottorato di ricerca (3%). Oltre il 10% delle aziende è localizzato in Emilia-Romagna che è la seconda regione per occupati dopo la Lombardia. In particolare, il distretto biomedicale dell'area di Mirandola conta oltre 100 aziende e occupa circa 4.900 risorse umane, per un volume d'affari stimato di circa 1 miliardo di euro, con una quota di export di circa il 70% del fatturato totale. Secondo le analisi di Almalaurea, i laureati magistrali in Bioingegneria cominciano a lavorare entro 5 mesi dal conseguimento del titolo con una retribuzione superiore alla media nazionale dei laureati e circa il 90% (dato nazionale con punte del 99% in Atenei come il Politecnico di Milano) dei laureati è stato inserito nel mondo del lavoro dopo la laurea con contratto a tempo indeterminato nel settore privato. Molto importante la collocazione professionale che consente nel 63% dei casi di sfruttare in maniera elevata le competenze acquisite con la laurea. Inoltre, a differenza della maggior parte dei profili ingegneristici i bioingegneri sono equamente distribuiti fra le
popolazioni di entrambe i sessi con una leggera prevalenza femminile (55%). Il livello di occupazione atteso per i prossimi anni è molto alto e le previsioni indicano dell'ingegnere biomedico la seconda tipologia professionale più richiesta nei prossimi cinque anni, seconda solo al “data scientist”.

Confronto con altri corsi di studio: Le lauree magistrali in Bioingegneria (LM-21) nascono nel 1995 con i primi CdS del Politecnico di Milano e dell'Università di Genova a cui, nel corso degli ultimi 20 anni, si sono affiancati altri Atenei fra cui spiccano per numero di iscritti UniPD e PoliTO. Da sottolineare il costante incremento degli iscritti ai corsi di Laurea magistrale di quasi tutti i principali Atenei che negli ultimi 3 anni hanno più che raddoppiato gli iscritti ad entrambi gli anni di corso (ad esempio UNIPD da 130 AA 2019-20 a 310 AA 2021-22; fonte www.unipd.it) a conferma dell'interesse generale delle tematiche. L'unico Ateneo che non ha incrementato gli iscritti negli ultimi anni è Bologna probabilmente in relazione alla sede del corso a Cesena. Dal punto di vista didattico i corsi proposti dagli altri Atenei sono incentrati su un numero variabile di curricula (da 2 a 6 a seconda della numerosità degli iscritti) che vertono principalmente sulla digitalizzazione della sanità, sulla strumentazione biomedica e sulla biomeccanica. Il nuovo CdS propone un'offerta formativa che
si discosta da tutte le altre proposte a livello nazionale ed anche dall'unica presente nel territorio Emiliano-Romagnolo che, a differenza di tutti gli altri Atenei del Nord Italia che propongono una LM-21, non ha avuto un incremento degli immatricolati negli ultimi tre anni (fonte www.unibo.it). Da notare nell'offerta didattica degli altri Atenei la prevalenza di corsi tipicamente ingegneristici con poca specializzazione nelle discipline biomediche.

Articolazione del percorso: Il percorso formativo propone al suo termine una figura professionale in grado di coniugare le potenzialità delle tecnologie avanzate e digitali con la conoscenza degli aspetti fisiopatologici, clinici, diagnostici e terapeutici per affrontare in maniera organica le problematiche dei settori della medicina e del benessere. Sono previste infatti attività formative di carattere biomedico quali, genetica medica, biologia molecolare, neurofisiologia e medicina rigenerativa nonché attività più propriamente di stampo ingegneristico e di progettazione e di modellizzazione. L'ammissione al corso è subordinata al possesso di specifici requisiti curriculari e ad adeguata preparazione individuale che devono essere acquisiti e verificati prima dell'immatricolazione. In riferimento ai requisiti curriculari, per l'accesso alla Laurea Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina si richiedono, senza esclusione, i seguenti titoli: I) Diploma di Laurea o Laurea Magistrale ex DM270/2004 conseguita presso un'Università Italiana (o Laurea equiparata ex Decreto Interministeriale Luglio 2009), o equivalenti titoli conseguiti all'estero; II) possesso di almeno 36 CFU, o conoscenze equivalenti, acquisiti in un qualunque corso universitario negli SSD indicati per le attività
formative di base previste dalle Lauree delle classi L-8 e L-9, Ingegneria dell'Informazione e Ingegneria Industriale fra cui matematica, fisica, informatica e statistica, chimica; III) possesso di almeno 45 CFU, o conoscenze equivalenti acquisiti in qualsiasi corso universitario negli SSD indicati come attività formative caratterizzanti per le Lauree della Classe L-8 Ingegneria dell'Informazione quali analisi dei segnali, elettronica, elementi di meccanica, sistemi e controlli automatici; IV) conseguimento di almeno 6 CFU nelle attività affini o integrative per le Lauree della classe L-8 quali Fisiologia e anatomia.
Il processo formativo si attuerà attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e nei laboratori dei Dipartimenti coinvolti ed avvalendosi anche di imprese ed aziende sanitarie sviluppando progetti specifici e mirati ad approfondire aspetti tecnico/scientifici e di orientamento in uscita. Il percorso perseguirà i seguenti obiettivi specifici:
- fornire conoscenze specifiche per lo sviluppo dell'innovazione nei settori biomedicali delle tecnologie sanitarie
- Sviluppare capacità di analizzare e modellizzare sistemi complessi
- Fornire competenze avanzate per la progettazione e lo sviluppo di strumenti di medicina personalizzata e di precisione
- Fornire competenze nel settore dell'elaborazione delle immagini, dei segnali a fini diagnostici e terapeutici

Attività di orientamento, tirocinio, tutoraggio e scambi internazionali: Il CdS viene sviluppato in forte sinergia con le realtà aziendali sull'asse Modena-Brennero fra cui spicca il Distretto biomedicale di Mirandola che ha supportato anche il CdS triennale proponendo tirocini formativi ed ospitando il Mirandola Summer Camp (stage intensivo per studenti della Laurea triennale che si interfacciano con le realtà delle aziende per dispositivi medicali). Una partnership importante proviene dall'azienda ospedaliera di Modena ed in particolare dalla sezione di Neurologia, reparto in cui l'innovazione tecnologica e l'utilizzo di metodologie innovative richiede l'ausilio di nuove figure professionali altamente specializzate. Un importante ulteriore sbocco per i laureati è certamente costituito dalla possibilità di accedere a percorsi di Dottorato di Ricerca in svariate discipline (Neuroscienze, medicina clinica e sperimentale, ICT per citarne alcune del nostro Ateneo). In ottica di internazionalizzazione, la Laurea Magistrale Interateneo in Ingegneria Biomedica sarà incluso nell'accordo con EBRAINS (European BRAin research INfraStructure)-UNIMORE. EBRAINS è un'infrastruttura di ricerca in Neuroscienze accreditata ESFRI che diventerà ERIC (European Research Infrastructure Consortium) nel 2024. L'Università di Modena e Reggio Emilia è uno dei cinque membri associati italiani di EBRAINS e partecipa a numerose iniziative nazionali e internazionali. EBRAINS sarà coinvolta progettando seminari e workshop dedicati alla gestione della ricerca ed al trasferimento tecnologico, nonché con un
programma di tirocinio internazionale all'interno della rete dei membri affiliati ad EBRAINS.

Info

Normativa: D.M. 270/2004
Dipartimento: Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze
Classe: LM-21 R - Ingegneria biomedica
Crediti: 120
Modalità didattica: Presenza
Delegato al tutorato

Prof. Jonathan Mapelli
Jonathan.mapelli@unimore.it

Piano di studi

Insegnamenti

Piani di studio

Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno Curriculum Neurotecnologie (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
esame a libera scelta (fra 9 e 18 CFU)
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno Curriculum Neurotecnologie (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
esame a libera scelta (fra 9 e 18 CFU)
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
I anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
II anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
II anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
esame a libera scelta (fra 9 e 18 CFU)
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
I anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
II anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
II anno Curriculum Dispositivi Biomedici (6 CFU)
esame a libera scelta (fra 9 e 18 CFU)

Ulteriori informazioni

Conoscenze richieste per l'accesso.

I requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione per l'accesso al corso di laurea in bioingengeria per l'innovazione in medicina, ai sensi dell'art. 6 , c. 2, del D.M. 27/2004 vengono stabiliti in base ai criteri curriculari e di preparazione personale di seguito illustrati.
La laurea magistrale rappresenta un percorso di elezione per i laureati di primo livello delle classi L-8 Ingegneria elettronica ed informatica ed L-9 Ingegneria industriale (ex DM 270/2004). Pertanto, possono accedervi i laureati nelle classi L-8 ed L-9 (ex DM 270/2004).
Possono altresì accedere al corso anche i/le laureati/e in altre classi di laurea in possesso di una solida formazione nelle discipline scientifiche di base. In particolare si richiede che abbiano acquisito almeno:
- 20 CFU nei SSD della matematica e dell'informatica: MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, SEC-S/01, SECS-S/02, SECS-S/06;
- 16 CFU nei SSD delle scienze fisiche e chimiche: FIS/01, FIS/03, FIS/07, CHIM/03, CHIM/06, CHIM/07;
e che abbiano acquisito una formazione culturale nelle discipline scientifiche e tecniche tipiche dell'ingegnerie e delle scienze biomediche di base:
- 39 CFU nei SSD: ING-IND/06, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/12, ING-IND/13, ING-IND/14, ING-IND/15, ING-IND/21, ING-IND/22, ING- IND/23, ING-IND/31, ING-IND/32, ING-IND/34, ING-INF/01, ING-INF/02, ING- INF/03, ING-INF/04, ING-INF/05, ING-INF/06, ING-INF/07, ICAR/01, ICAR/08, SECS-P/08
- 6 CFU nei seguenti SSD: BIO/09, BIO/10, BIO11, BIO12, BIO14, BIO16;
Per i possessori di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, la verifica dei requisiti è effettuata da una commissione nominata dal Consiglio del Corso di Studi considerando opportune equivalenze tra i contenuti degli esami sostenuti e quelli corrispondenti agli ambiti ed ai settori sopra specificati. La commissione si occuperà inoltre di verificare l'eventuale presenza di esami extracurriculari, stage, esperienze lavorative e nel mondo produttivo. Per i laureati all'estero verrà effettuata una valutazione della congruenza fra gli insegnamenti frequentati e superati con profitto all'estero e riconducibili ad uno degli SSD sopracitati. I requisiti curriculari devono essere posseduti prima della verifica della preparazione individuale.

Qualora risultasse impossibile per oggettivi impedimenti accertare il possesso dei requisiti curriculari prima dell'immatricolazione, il candidato dovrà svolgere una prova in forma di colloquio in cui la commissione accerterà la preparazione individuale del candidato. La suddetta prova è finalizzata ad accertare in particolare la conoscenza delle nozioni fondamentali dell'ingegneria e delle scienze biomediche di base nonché degli aspetti applicativi e professionali relativi alle materie specifiche delle seguenti aree tematiche: Discipline di base (matematica, fisica) - Fondamenti di Informatica e di programmazione - Analisi dei segnali
La prova di ammissione non potrà essere sostenuta per più di due volte dal candidato.
Verranno divulgate tutte le informazioni necessarie in merito allo svolgimento della suddetta prova (modalità, data, luogo, argomenti e criteri di valutazione) nell'avviso per l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria nonché sul sito web del Corso di Studi. La commissione, nella valutazione complessiva del candidato, potrà tenere conto anche del curriculum ottenuto nel percorso triennale, tuttavia non verrà assegnato un punteggio nella valutazione ma esclusivamente una dicitura “ammesso”, ovvero “non ammesso”. Il requisito di adeguatezza della preparazione personale sarà considerato automaticamente verificato per tutti coloro che avranno conseguito una laurea triennale rispettando i sopracitati tre punti dei requisiti curriculari, con una votazione uguale o superiore a 85/110, o che hanno conseguito una votazione finale corrispondente almeno alla classifica “C” del sistema ECTS. Al contrario, tutti coloro che non soddisferanno i suddetti requisiti dovranno essere valutati dalla commissione tramite la sopracitata prova. In aggiunta, gli studenti con titolo di studio conseguito all'estero dovranno essere valutati tramite una specifica prova di accertamento della conoscenza della lingua italiana gestita da Centro Linguistico di Ateneo che verificherà il possesso di un livello B2 o superiore del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Il non superamento del test di conoscenza della lingua italiana non costituisce motivo di impedimento all'ammissione al corso ma a tal fine lo studente dovrà frequentare corsi di italiano gratuiti organizzati dall'Università di Modena e Reggio Emilia per raggiungere il livello di conoscenza richiesto. La candidatura di studenti provenienti da paesi esteri, con residenza estera ed in possesso di titolo di studio estero, verrà gestita interamente attraverso un apposito portale online opportunamente pubblicizzato e con scadenze calendarizzate e debitamente comunicate agli studenti. Le candidature verranno poi valutate adottando gli stessi criteri (requisiti curriculari ed accertamento della lingua italiana) degli studenti italiani.
L'attività di tutoraggio, volta ad una più efficace integrazione di studenti provenienti da diversa formazione, verrà rafforzata per limitare rallentamenti alla progressione delle carriere accademiche anche tramite documentazione integrativa che illustri le conoscenze ed i requisiti essenziali per conseguire con efficacia i CFU previsti.

Modalità di ammissione.

Una apposita commissione si occuperà in primis di verificare il conseguimento dei titoli richiesti per l'iscrizione e qualora lo ritenesse necessario procederà ad una valutazione delle conoscenze possedute dal candidato al momento dell'iscrizione.
La commissione si occuperà inoltre di verificare l'eventuale presenza di esami extracurriculari, stage, esperienze lavorative e nel mondo produttivo.

La prova sarà in forma di colloquio dando modo alla commissione di accertare la preparazione individuale del candidato. La suddetta prova è finalizzata ad accertare in particolare la conoscenza delle nozioni fondamentali dell'ingegneria e delle scienze biomediche di base nonché degli aspetti applicativi e professionali relativi alle materie specifiche delle seguenti aree tematiche: Discipline di base (matematica, fisica) - Fondamenti di Informatica e di programmazione - Analisi dei segnali - Fisiologia e Biologia

Verranno divulgate tutte le informazioni necessarie in merito allo svolgimento della suddetta prova (modalità, data, luogo, argomenti e criteri di valutazione) nell'avviso per l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria nonché sul sito web del Corso di Studi. La commissione assegnerà esclusivamente una dicitura “ammesso”, ovvero “non ammesso”. Il requisito di adeguatezza della preparazione personale sarà considerato automaticamente verificato per tutti coloro che avranno conseguito una laurea triennale rispettando i sopracitati tre punti dei requisiti curriculari, con una votazione uguale o superiore a 85/110, o che hanno conseguito una votazione finale corrispondente almeno alla classifica “C” del sistema ECTS. Al contrario, tutti coloro che non soddisferanno i suddetti requisiti dovranno essere valutati dalla commissione tramite la sopracitata prova. In aggiunta, gli studenti con titolo di studio conseguito all'estero dovranno essere valutati tramite una specifica prova di accertamento della conoscenza della lingua italiana pari almeno ad un livello B2 tramite il Centro Linguistico di Ateneo.
Il non superamento del test di conoscenza della lingua italiana non costituisce motivo di impedimento all'ammissione al corso ma a tal fine lo studente dovrà frequentare corsi di italiano gratuiti organizzati dall'Università di Modena e Reggio Emilia per raggiungere il livello di conoscenza richiesto.

Competenze associate alla funzione.

Ingegnere biomedico e bioingegnere
Le competenze del bioingegnere includono:
- conoscenze teorico delle scienze di base e dell'ingegneria biomedica e capacità di identificare, formulare e risolvere problemi che richiedono approccio interdisciplinare e la capacità di modellizzare sistemi complessi;
- conoscenza delle tecniche per misurare, elaborare, trattare segnali biomedici e capacità di usare questi dati per progettare e sviluppare dispositivi e strumentazione;
- conoscenza delle tecniche di elaborazione delle immagini biomedicali per crearne software per la medicina di precisione;
- conoscenza dell'ingegneria tissutale, della biomeccanica e loro integrazione per la progettazione di dispositivi interfacciabili con entità biologiche;
- conoscenza dei biomateriali ed applicazione in ambito biomedico (E.g. protesica);
- conoscenza di contesto e capacità trasversali

Funzione in contesto di lavoro.

Ingegnere biomedico e bioingegnere
Il/la laureato/a in bioingegneria per l'innovazione in medicina è in grado di svolgere funzioni e compiti ad alta responsabilità in strutture in cui l'ingegneria è applicata alla medicina grazie a competenze ingegneristiche integrate a quelle di scienze biomediche.
In particolare, il/la bioingegnere è in grado di applicare conoscenze o condurre ricerche innovative nella progettazione, sviluppo, realizzazione ed utilizzo di
- dispositivi, macchine e sistemi anche impiantabili, finalizzati al monitoraggio, alla diagnosi, alla terapia, al recupero funzionale di organi ed all'eventuale loro sostituzione nonché al recupero delle funzioni biologiche sensoriali, motorie e metaboliche;
- prodotti in ambito farmaceutico ed in ambito di micro e nanotecnologie;
- sistemi che prevedono l'interazione tra persone e gli ambienti in cui operano/vivono incluso le interfacce cervello-macchina;
- sistemi intelligenti secondo criteri biomimetici sia in termini di materiali e strutture che di cibernetica;
- sistemi informativi in ambito sanitario, con attenzione verso le tematiche di accesso controllato e di riuso del dato clinico ai fini dell'ottimizzazione della gestione della sanità e della ricerca medica.
E' in grado di supervisionare e dirigere tali attività con ruolo manageriale in ambiti quali la ricerca e sviluppo, il trasferimento tecnologico e la produzione.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati.

Ingegnere biomedico e bioingegnere
Gli ambiti professionai tipicamente legati alla Bioingegneria sono quelli dell'innovazione e sviluppo delle tecnologie, della progettazione avanzata, della pianificazione e programmazione, della gestione di sistemi complessi, in tutti i settori pubblici e privati: dalla libera professione alle imprese industriali e commerciali ed ai servizi sanitari ed ospedalieri pubblici e privati nonché alle amministrazioni pubbliche. A titolo esemplificativo, i/le laureati/e Magistrali in Bioingegneria riusciranno ad interagire con tutte le classi di professionisti della sanità nella consulenza ed assistenza per le applicazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative con proprietà di linguaggio e competenza. I/le laureati/e saranno in grado di operare presso industrie del comparto biomedico e farmaceutico; aziende produttrici e fornitrici apparecchiature e materiali per diagnosi, cura e riabilitazione; aziende ospedaliere pubbliche e private; società di servizi per la tele-medicina, per la riabilitazione e per la gestione di apparecchiature e impianti medicali; laboratori clinici specializzati; industrie produttrici di tecnologie simbiotiche uomo-macchina e sistemi neuro-artificiali in cui sia necessario integrare competenze di neurofisiologia e di ICT; aziende operanti nel settore dell'informatica medica; aziende in cui si sviluppano e producono sistemi informatici per le aziende sanitarie con applicazioni multilivello; aziende che operano e che collaborano trasversalmente con le realtà sanitarie pubbliche e private; centri di ricerca per lo sviluppo di sistemi di robotica medica e di robotica avanzata; centri di ricerca per la progettazione e lo sviluppo di sistemi neuromorfi e biomimetici; laboratori specializzati nello sviluppo e progettazione di biomateriali; laboratori di progettazione di sistemi protesici. Non da ultimo è opportuno ricordare il proseguimento della carriera accademica tramite il percorso di Dottorato di Ricerca come importante sbocco professionale.

Descrizione obiettivi formativi specifici.

L'obiettivo del corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina è quello di formare laureati/e magistrali con elevata qualificazione professionale e solide basi metodologiche quali, a titolo di esempio, la strumentazione biomedica, i dispositivi, i biomateriali e le relative metodiche di fabbricazione avanzate, l'elaborazione di dati e segnali biomedici, le bioimmagini, la riproduzione della conoscenza medico-biologica nei suoi aspetti fisiologici e molecolari mediante modellizzazione fisico-matematica, la protesica articolare e gli aspetti metodologici legati alla pratica clinica e declinati in contesti applicativi concreti. che possano essere spese in contesti aziendali, della sanità e dell'ambito accademico. A questo scopo, il corso si propone di fornire allo studente una formazione solida nelle metodologie e tecnologie dell'ingegneria applicate alle problematiche mediche e biologiche. Il/la laureato/a in Bioingegneria per l'innovazione in medicina dovrà essere in grado di analizzare, descrivere e simulare processi e sistemi biomedici, a diversi livelli di complessità e su scale potenzialmente molto differenti, ad esempio simulando, dopo attenta analisi un processo biochimico, l'attività cellulare e la sua struttura, la comunicazione cellulare o la neurotrasmissione. Potrà essere in grado di simulare l'attività di interi organi o specifiche funzioni fisiologiche. Il/la laureato/a riuscirà ad applicare le conoscenze acquisite in diversi contesti progettando e sviluppando soluzioni, sistemi, dispositivi e strumentazioni per lo screening, la diagnostica, la terapia, la riabilitazione ed in senso più ampio per la gestione dei sistemi sanitari.
Agli studenti saranno indispensabili solide basi delle discipline che caratterizzano tutti i percorsi ingegneristici quali la matematica, la fisica, la chimica, la statistica e la progettazione ma costituiranno ulteriore valore aggiunto anche conoscenze in ambito biomedico quali la Fisiologia e la biologia molecolare. Il corso pertanto rappresenta il naturale proseguimento di un corso in ingegneria biomedica di primo livello. Studenti provenienti da altre discipline non propriamente ingegneristiche quali scienze matematiche, fisiche e naturali che intendono proseguire il proprio percorso frequentando il corso in Bioingegneria dovranno integrare la loro preparazione con competenze caratterizzanti i percorsi ingegneristici.
Il processo formativo si attuerà attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e nei laboratori del DBMN, del DIEF e del DSV e mediante il coinvolgimento di imprese del settore biomedico e aziende sanitarie per lo sviluppo di progetti applicativi basati su scenari e casi realistici. Tali strumenti progettuali proposti nell'ambito degli insegnamenti del CdL, consentiranno di favorire l'approfondimento tecnico/scientifico e l'orientamento in uscita. La possibilità di effettuare un tirocinio e la tesi di laurea concludono il percorso formativo.

Obiettivi formativi specifici del corso di Laurea Magistrale sono:
● fornire conoscenze approfondite sui percorsi di sviluppo dell'innovazione nei settori sanitario e biomedicale;
● sviluppare capacità di analisi e modellizzazione dei sistemi complessi
● favorire il completamento di una formazione metodologica con attività di laboratorio negli ambiti prescelti;
● far acquisire la padronanza dei principali metodi di progettazione, sviluppo, caratterizzazione controllo qualità e gestione dei dispositivi medici;
● fornire una cultura dell'innovazione valutando l'impatto della stessa;
● fornire competenze di conduzione e coordinamento di progetti di ricerca e sviluppo;
● sviluppare consapevolezza sul ruolo dell'innovazione e del ruolo professionale
● fornire competenze specifiche nell'elaborazione dati, segnali ed immagini ricavandone informazione ai fini diagnostici, terapeutici e riabilitativi;
● fornire competenze nelle tecnologie finalizzate allo sviluppo di supporti per l'ingegneria dei tessuti e la medicina rigenerativa;
● fornire competenze sui criteri di scelta dei materiali per dispositivi medicali
● Incoraggiare la possibilità di operare scelte autonome in base al proprio progetto di formazione
● Richiedere lo sviluppo autonomo, guidato dal relatore, di un consistente ed originale lavoro di tesi in linea con il percorso formativo deciso dallo studente.

I laureati magistrali dovranno:
● Conoscere in maniera approfondita gli aspetti teorici e metodologici dell'ingegneria in generale e, in modo approfondito, quelli della Bioingegneria, essendo in grado di identificare, formulare, risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi ed interdisciplinari
● Essere in grado di ideare, pianificare, progettare e gestire processi, sistemi, servizi ed esperimenti di elevata complessità
● Essere dotati di conoscenze di contesto e capacità trasversali

Il corso avrà un percorso comune per tutti gli studenti per tutto il primo semestre del primo anno e per parte del secondo semestre e sarà orientato a fornire solide basi culturali e metodologiche rafforzando la formazione ingegneristica di primo livello ed integrandola con insegnamenti generali utili ai due percorsi.
Nel corso del secondo semestre del primo anno verranno proposti insegnamenti per il percorso prescelto. Il secondo anno è prevalentemente dedicato a tematiche avanzate proprie dei due percorsi che in ogni caso sono centrati sulle discipline caratterizzanti della Bioingegneria includendo importanti contributi specialistici e metodologici da svariate altre discipline (scienze mediche, elettronica, informatica, scienza dei materiali, fluidodinamica, progettazione meccanica, fisiologia, neurofisiologia clinica). I percorsi formativi sono caratterizzati fortemente dalle proporzioni che i contributi delle aree disciplinari sopra elencate forniscono. I bioingegneri magistrali dovranno infatti fornire oltre alle competenze tecniche, alle capacità progettuali e di project management una conoscenza approfondita ed aggiornata della moderna medicina e della biologia consentendo di velocizzare con scientificità e razionalità la procedura di rinnovamento a cui stiamo assistendo in ambito medico e sanitario caratterizzata dall'innovazione tecnologica. In ambito più propriamente industriale i bioingegneri svilupperanno e si occuperanno della progettazione e produzione di dispositivi e strumentazione biomedica, presidi medico-chirurgici, sistemi diagnostici e terapeutici, tecnologie per la riabilitazione e l'assistenza e sistemi per la gestione delle strutture sanitarie. Non è raro che bioingegneri avviino attività imprenditoriali innovative, non solo contribuendo allo sviluppo di nuove tecnologie ad alto impatto in campo medico, ma anche generando opportunità di lavoro altamente qualificato sul territorio. Questo fenomeno richiama l'esperienza di Mirandola negli anni '60, dove l'emergere di nuove imprenditorialità ha contribuito significativamente alla trasformazione e crescita economica del territorio, ponendo le basi per un'eccellenza nel settore medico che continua a prosperare. Oltre all'ambito industriale, i bioingegneri trovano ampiamente impiego nelle strutture sanitarie e negli istituti di ricerca il più delle volte con figure dirigenziali. Da non dimenticare una importante percentuale di laureati che prosegue i propri studi per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca. Da ultimo, ma non meno importante, la presenza di bioingegneri nelle istituzioni pubbliche può contribuire a migliorare l'efficienza dei servizi sanitari, promuovendo l'innovazione e garantendo un migliore coordinamento tra la ricerca scientifica e la pratica clinica. Questa sinergia tra settore privato, start-up innovative e istituzioni pubbliche può favorire lo sviluppo sostenibile delle competenze nel campo della Bioingegneria e della medicina.

Abilità comunicative.

I/le laureati/e magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina devono comunicare efficacemente le proprie idee interagendo con gli interlocutori dominando tematiche sia disciplinari che interdisciplinari. Saranno quindi in grado di comunicare le proprie conoscenze e le soluzioni progettate e/o sviluppate attraverso comunicazioni scritte ed orali anche con il supporto di strumenti multimediali. Il/la laureato/a  sa trattare informazioni e dati complessi ricavati da fonti multiple e è in grado di analizzare e gestire temi multidisciplinari elaborando chiare ed accurate sintesi, traendo conclusioni e proponendo azioni;  può lavorare in un contesto interdisciplinare con piena padronanza del lavoro delle persone con cui coopera;  può comunicare in maniera chiara e non ambigua i risultati del proprio lavoro anche con interlocutori di ambiti disciplinari diversi dal proprio garantendo una efficiente comunicazione tra discipline ingegneristiche e biomediche; La verifica delle capacità comunicative acquisite dagli studenti avviene principalmente durante gli esami di profitto che potranno avere la forma orale e/o scritta dando loro la possibilità di sviluppare entrambe le principali forme di espressione. In alcuni corsi potranno essere previste delle verifiche dell'apprendimento attraverso seminari agli altri studenti ed ai docenti coinvolti. E' previsto al termine di entrambi gli anni corso un ciclo di seminari con bioingegneri provenienti dal mondo del lavoro durante i quali lo studente potrà ulteriormente confrontarsi con professionisti del settore che gli consentiranno di affinare le capacità comunicative in ambito non strettamente accademico. La discussione della prova finale davanti a una commissione rappresenta un momento cruciale per gli studenti. Consentirà loro di mettere in pratica le loro abilità comunicative, inclusa la capacità di descrivere in modo chiaro e conciso un problema tecnico, anche di natura multidisciplinare, presentando soluzioni o proporre alternative, dimostrando la capacità di interagire efficacemente con professionisti del settore biomedicale e di integrarsi in team di progettazione, lavorando in modo collaborativo ed efficiente. Questi aspetti non solo attestano l'abilità di comunicazione dei/lle laureati/e, ma riflettono anche la loro preparazione a operare in un ambiente professionale complesso e multidisciplinare.

Autonomia di giudizio.

I/le laureati/ magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina devono essere in grado di comprendere ed analizzare i problemi connessi alla progettazione di sistemi e dispositivi biomedicali per la diagnosi e per la terapia proponendo soluzioni innovative che includono aspetti legati a temi scientifici, sociali ed etici. A titolo di esempio viene sottolineata la conoscenza della responsabilità professionale, etica e del contesto socio-ambientale.
Nello specifico, le attività formative che favoriscono autonomia di giudizio sono:
- esercitazioni individuali e di gruppo al fine di sviluppare la capacità di scelta dei contenuti salienti sostenendoli con la giusta dialettica nell'ambito della definizione di strategie collegiali di operatività anche in riferimento alle implicazioni etiche e sociali.
- discussioni di gruppo degli elaborati personali ed il confronto con il mondo del lavoro tramite testimonianze dirette di professionisti dei settori biomedicali provenienti sia dalle imprese che dall'ambito sanitario che dal mondo della ricerca. Questo confronto offre allo studente spunti di riflessione e di crescita della propria consapevolezza professionale consentendogli di sviluppare autonomamente le proprie capacità decisionali e di giudizio.
In conclusione, queste attività formative rappresentano il fondamento su cui costruire l'autonomia di giudizio dei laureati. Attraverso l'analisi critica, il confronto diretto con professionisti del settore e la considerazione delle implicazioni etiche e sociali della tecnologia, gli studenti saranno in grado di sviluppare la capacità di prendere decisioni informate e di valutare in modo completo l'impatto delle loro azioni. Questo processo di crescita professionale non solo li preparerà per sfide complesse e variegate nel campo della Bioingegneria, ma li guiderà anche verso un ruolo attivo nella promozione di una sanità equa e responsabile, indipendentemente dalla loro futura carriera.

In particolare i laureati magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina saranno in grado di:
● comunicare, lavorare in gruppo e decidere in autonomia;
● redigere documentazione tecnica e presentare i risultati di un progetto
● condurre ricerche bibliografiche ed utilizzare database e repository di dati o sfruttare altre fonti di informazione;
● individuare ed interpretare le normative
● progettare e condurre esperimenti appropriati, raccogliere dati, analizzarli, interpretarli e trarne le opportune conclusioni
● operare anche in gruppo in un contesto di laboratorio
I/le laureati/ magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina devono essere in grado di comprendere ed analizzare i problemi connessi alla progettazione di sistemi e dispositivi biomedicali per la diagnosi e per la terapia proponendo soluzioni innovative che includono aspetti legati a temi scientifici, sociali ed etici. A titolo di esempio viene sottolineata la conoscenza della responsabilità professionale, etica e del contesto socio-ambientale.
Nello specifico, le attività formative che favoriscono autonomia di giudizio sono:
- esercitazioni individuali e di gruppo al fine di sviluppare la capacità di scelta dei contenuti salienti sostenendoli con la giusta dialettica nell'ambito della definizione di strategie collegiali di operatività anche in riferimento alle implicazioni etiche e sociali.
- discussioni di gruppo degli elaborati personali ed il confronto con il mondo del lavoro tramite testimonianze dirette di professionisti dei settori biomedicali provenienti sia dalle imprese che dall'ambito sanitario che dal mondo della ricerca. Questo confronto offre allo studente spunti di riflessione e di crescita della propria consapevolezza professionale consentendogli di sviluppare autonomamente le proprie capacità decisionali e di giudizio.
In conclusione, queste attività formative rappresentano il fondamento su cui costruire l'autonomia di giudizio dei laureati. Attraverso l'analisi critica, il confronto diretto con professionisti del settore e la considerazione delle implicazioni etiche e sociali della tecnologia, gli studenti saranno in grado di sviluppare la capacità di prendere decisioni informate e di valutare in modo completo l'impatto delle loro azioni. Questo processo di crescita professionale non solo li preparerà per sfide complesse e variegate nel campo della Bioingegneria, ma li guiderà anche verso un ruolo attivo nella promozione di una sanità equa e responsabile, indipendentemente dalla loro futura carriera.

In particolare i laureati magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina saranno in grado di:
● comunicare, lavorare in gruppo e decidere in autonomia;
● redigere documentazione tecnica e presentare i risultati di un progetto
● condurre ricerche bibliografiche ed utilizzare database e repository di dati o sfruttare altre fonti di informazione;
● individuare ed interpretare le normative
● progettare e condurre esperimenti appropriati, raccogliere dati, analizzarli, interpretarli e trarne le opportune conclusioni
● operare anche in gruppo in un contesto di laboratorio

Capacità di apprendimento.

Il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina grazie al curriculum ed al percorso formativo svilupperà - una forma mentale idonea a generare nuove conoscenze mantenendo un costante processo di apprendimento e di aggiornamento - grazie allo studio di testi avanzati di livello universitario, articoli e documentazione scientifica, svilupperà capacità di apprendimento che gli/le consentiranno di affrontare in maniera efficiente le molteplici problematiche dell'ambito delle tecnologie biomediche
Durante il percorso formativo, verrà enfatizzato lo stato dell'arte delle diverse discipline affrontate nel corso di studi, nonché le principali sfide ancora aperte, mettendo in evidenza il rapido progresso tecnologico e l'importanza di rimanere al passo con l'evoluzione continua. Per promuovere questi obiettivi, oltre a specifici seminari, il corso organizzerà incontri con il mondo del lavoro (e.g. MoreJobs day) e offrirà opportunità di tirocinio in azienda. La suddivisione delle ore di lavoro complessive previste per lo studente darà grande importanza al lavoro individuale, consentendo agli studenti di sviluppare e migliorare la propria capacità di apprendimento autonomo. In parallelo, l'approccio metodologico rigoroso proposto nei corsi incoraggerà gli studenti a sviluppare ragionamenti logici che portano alla dimostrazione di tesi basate su ipotesi ben fondate. La prova finale rappresenta un ulteriore strumento prezioso per acquisire questa abilità, poiché consente agli studenti di redigere un lavoro originale in cui dimostrano pienamente la loro capacità di generare nuova conoscenza e di contribuire all'innovazione continua nel campo della Bioingegneria.
In particolare i laureati magistrali in Bioingegneria saranno capaci di:

● comprendere, apprendere e interpretare le innovazioni in ambito biomedicale;
● trasferire e espandere la conoscenza dello stato dell'arte verso nuovi orizzonti del progresso tecnico e scientifico;
● applicare metodi e ragionamenti logici alla formulazione, interpretazione e dimostrazione di nuove tesi;
● essere protagonisti nello sviluppo e progresso in ambito bioingegneristico;

Conoscenza e comprensione.

Area Biomedica
Il/la laureato/a Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina ha conoscenze approfondite dei segnali biomedici e dei meccanismi alla base della loro generazione capacità di comprensione dei processi biologici. Avrà conoscenze di medicina molecolare e rigenerativa.

In particolare, i laureati magistrali in Bioingegneria avranno approfondite conoscenze e capacità di comprensione di

● segnali e dati biomedici
● funzionalità cellulare
● comunicazione neuronale
● interazione fra molecole e loro aggregazione funzionale
● genetica, genomica ed istologia
● fluidodinamica del corpo umano e dei fluidi biologici
● medicina rigenerativa
● Biomeccanica articolare
● Bioingegneria cardiovascolare

Il processo di apprendimento è basato su lezioni, esercitazioni in aula ed in laboratorio, seminari, progetti specifici in gruppo ed individuali, studio individuale e può basarsi sull'utilizzo di software.
Lo/la studente/ssa avrà a disposizione oltre agli strumenti didattici sopra elencati anche diversi laboratori sia del DBMN che del DIEF. Gli accertamenti delle capacità acquisite verranno effettuati tramite prove scritte e/o orali anche attraverso prove in itinere nonché mediante la presentazione di progetti personali. La tesi di laurea infine prevede una discussione pubblica costituendo ulteriore verifica delle competenze acquisite.

Ingegneria dell'informazione ed elettronica
Il/la laureato/a Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina ha conoscenze approfondite riguardo alla rilevazione dei segnali biomedici ed alla loro analisi. Avrà conoscenze approfondite di bioimmagini e di informatica biomedica.

In particolare, i laureati magistrali in Bioingegneria avranno approfondite conoscenze e capacità di comprensione di

● caratterizzazione ed analisi di segnali e dati biomedici
● bioimmagini
● piattaforme di modellizzazione e simulazione di sistemi biologici
● medicina di precisione
● bioinformatica ed intelligenza artificiale
● elettronica ed hardware neuromorfa

Il processo di apprendimento è basato su lezioni, esercitazioni in aula ed in laboratorio, seminari, progetti specifici in gruppo ed individuali, studio individuale e può basarsi sull'utilizzo di software. Lo/la studente/ssa avrà a disposizione oltre agli strumenti didattici sopra elencati anche diversi laboratori sia del DBMN che del DIEF. Gli accertamenti delle capacità acquisite verranno effettuati tramite prove scritte e/o orali anche attraverso prove in itinere nonché mediante la presentazione di progetti personali. La tesi di laurea infine prevede una discussione pubblica costituendo ulteriore verifica delle competenze acquisite.

dispositivi e biomateriali
Il/la laureato/a Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina ha conoscenze approfondite di dispositivi e strumentazioni biomediche e sulle biocompatibilità di materiali innovativi.

In particolare, i laureati magistrali in Bioingegneria avranno approfondite conoscenze e capacità di comprensione di

● strumenti e metodi di misurazione dei segnali biologici
● valutazioni e studi di fattibilità di dispositivi biomedici
● progettazione di dispositivi biomedici
● nanotecnologie
● protesica
● sensoristica biomedicale
● dispositivi ibridi
● materiali biocompatibili innovativi e bioprinting

Il processo di apprendimento è basato su lezioni, esercitazioni in aula ed in laboratorio, seminari, progetti specifici in gruppo ed individuali, studio individuale e può basarsi sull'utilizzo di software. Lo/la studente/ssa avrà a disposizione oltre agli strumenti didattici sopra elencati anche diversi laboratori sia del DBMN che del DIEF. Gli accertamenti delle capacità acquisite verranno effettuati tramite prove scritte e/o orali anche attraverso prove in itinere nonché mediante la presentazione di progetti personali. La tesi di laurea infine prevede una discussione pubblica costituendo ulteriore verifica delle competenze acquisite.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione.

Area Biomedica
Lo studente avrà acquisito al termine del percorso di studi la capacità di implementare e di applicare in un contesto definito e in modo autonomo, anche in settori o su problemi non tradizionali, le conoscenze teoriche apprese. Ciò richiede capacità di analisi del contesto e di conseguente scelta delle soluzioni, anche innovative, di volta in volta più opportune in vista dell'obiettivo, e compatibili con i vincoli operativi e/o di progetto.
E' in grado di analizzare e modellizzare matematicamente i sistemi neuronali ed in generale i sistemi biologici. Presenterà capacità di lavorare in gruppo partecipando ad attività di sperimentazione nei laboratori di ricerca e ad attività di ricerca e sviluppo. Le conoscenze e le capacità di comprensione conseguite nell'ambito biomedico gli consentiranno di comunicare facendo da tramite tra specialisti dei settori ingegneristici con gli specialisti del settore biomedicale.
Avrà maturato sensibilità verso questioni etiche legate al trattamento dei campioni biologici e contribuirà a garantire che le soluzioni tecniche sviluppate nel campo della Bioingegneria siano applicate in modo responsabile e nell'interesse del benessere generale.
Tutte queste capacità saranno maturate grazie alle numerose attività pratiche svolte anche in laboratorio, affiancate alle lezioni teoriche. Questo processo formativo sarà affiancato da attività seminariali mirate svolte da professionisti del settore.
Il conseguimento di tutti questi obiettivi sarà verificato durante le valutazioni dei singoli docenti durante lo svolgimento del percorso didattico e massimamente attraverso la valutazione dell'attività di tirocinio di tesi da parte dei tutor sia interni che esterni. Le indicazioni dei tutor saranno considerate in fase di riesame periodico del corso di studi, elaborando eventuali azioni correttive ove se ne evidenzi l'opportunità. Al termine del proprio percorso curriculare, il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria avrà acquisito gli strumenti cognitivi per restare costantemente aggiornato ed avrà maturato la capacità di svolgere attività progettuale e realizzativa originale finalizzata alla soluzione di problemi tecnici connessi al campo biomedico.

In riferimento all'area biomedica I/le laureati/e magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina avranno significative capacità di applicare conoscenze e comprensione a

● la definizione di modelli di sistemi neuronali e biologici e loro analisi
● l'analisi in generale di sistemi e processi biologici e di medicina rigenerativa
● il lavoro in gruppo, in contesti di ricerca e sviluppo industriali
● attività progettuale e realizzativa originale in contesti tecnologici biomedicali combinando le dimensioni tecnologica a quella etica, con responsabilità e a beneficio del benessere e del progresso sostenibile della società.

Ingegneria dell'informazione ed elettronica
Lo studente avrà acquisito al termine del percorso di studi la capacità di implementare e di applicare in un contesto definito e in modo autonomo, anche in settori o su problemi non tradizionali, le conoscenze teoriche apprese. Ciò richiede capacità di analisi del contesto e di conseguente scelta delle soluzioni, anche innovative, di volta in volta più opportune in vista dell'obiettivo, e compatibili con i vincoli operativi e/o di progetto.
E' in grado di analizzare e modellizzare matematicamente i sistemi neuronali ed in generale i sistemi biologici. Presenterà capacità di lavorare in gruppo partecipando ad attività di sperimentazione nei laboratori di ricerca e ad attività di ricerca e sviluppo. Le conoscenze e le capacità di comprensione conseguite nell'ambito informatico e di modellizzazione dei sistemi complessi gli consentiranno di comunicare facendo da tramite tra specialisti dei settori ingegneristici con gli specialisti del settore biomedicale.
Tutte queste capacità saranno maturate grazie alle numerose attività pratiche svolte anche in laboratorio, affiancate alle lezioni teoriche. Questo processo formativo sarà affiancato da attività seminariali mirate svolte da professionisti del settore.
Il conseguimento di tutti questi obiettivi sarà verificato durante le valutazioni dei singoli docenti durante lo svolgimento del percorso didattico e massimamente attraverso la valutazione dell'attività di tirocinio di tesi da parte dei tutor sia interni che esterni. Le indicazioni dei tutor saranno considerate in fase di riesame periodico del corso di studi, elaborando eventuali azioni correttive ove se ne evidenzi l'opportunità. Al termine del proprio percorso curriculare, il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria avrà acquisito gli strumenti cognitivi per restare costantemente aggiornato ed avrà maturato la capacità di svolgere attività progettuale e realizzativa originale finalizzata alla soluzione di problemi tecnici connessi al campo biomedico.

In riferimento all'area di ingegneria informatica ed elettronica I/le laureati/e magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina avranno significative capacità di applicare conoscenze e comprensione a

● le simulazioni ed alle modellizzazioni di sistemi biologici complessi
● la generazione e manipolazione di immagini biomediche
● lo sviluppo di elettronica bio-ispirata.
● il lavoro in gruppo, in contesti di ricerca e sviluppo industriali
● attività progettuale e realizzativa originale in contesti tecnologici biomedicali combinando le dimensioni tecnologica a quella etica, con responsabilità e a beneficio del benessere e del progresso sostenibile della società.

dispositivi e biomateriali
Lo studente avrà acquisito al termine del percorso di studi la capacità di implementare e di applicare in un contesto definito e in modo autonomo, anche in settori o su problemi non tradizionali, le conoscenze teoriche apprese. Ciò richiede capacità di analisi del contesto e di conseguente scelta delle soluzioni, anche innovative, di volta in volta più opportune in vista dell'obiettivo, e compatibili con i vincoli operativi e/o di progetto.
E' in grado di progettare, sviluppare e realizzare dispositivi e sensori biomedici. Presenterà capacità di lavorare in gruppo partecipando ad attività di sperimentazione nei laboratori di ricerca e ad attività di ricerca e sviluppo. Le conoscenze e le capacità di comprensione conseguite nell'ambito biomedico gli consentiranno di comunicare facendo da tramite tra specialisti dei settori ingegneristici con gli specialisti del settore biomedicale.
Avrà maturato sensibilità verso questioni etiche legate alla legislazione, alla qualità ed alla sicurezza dei dispositivi biomedici e contribuirà a garantire che le soluzioni tecniche sviluppate nel campo della Bioingegneria siano applicate in modo responsabile e nell'interesse del benessere generale.
Tutte queste capacità saranno maturate grazie alle numerose attività pratiche svolte anche in laboratorio, affiancate alle lezioni teoriche. Questo processo formativo sarà affiancato da attività seminariali mirate svolte da professionisti del settore. Il conseguimento di tutti questi obiettivi sarà verificato durante le valutazioni dei singoli docenti durante lo svolgimento del percorso didattico e massimamente attraverso la valutazione dell'attività di tirocinio di tesi da parte dei tutor sia interni che esterni. Le indicazioni dei tutor saranno considerate in fase di riesame periodico del corso di studi, elaborando eventuali azioni correttive ove se ne evidenzi l'opportunità. Al termine del proprio percorso curriculare, il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria avrà acquisito gli strumenti cognitivi per restare costantemente aggiornato ed avrà maturato la capacità di svolgere attività progettuale e realizzativa originale finalizzata alla soluzione di problemi tecnici connessi al campo biomedico.

In riferimento all'area dispositivi e biomateriali I/le laureati/e magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina avranno significative capacità di applicare conoscenze e comprensione a

● la progettazione e lo sviluppo di sensori e strumentazioni biomediche
● lo sviluppo di materiali biocompatibili ed al bioprinting
● il lavoro in gruppo, in contesti di ricerca e sviluppo industriali
● attività progettuale e realizzativa originale in contesti tecnologici biomedicali combinando le dimensioni tecnologica a quella etica, con responsabilità e a beneficio del benessere e del progresso sostenibile della società.