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Tipo di corso

Corso di Laurea Magistrale

Accesso

Libero

Durata

2 anni

Sede

Modena

Lingue

Italiano

Struttura di riferimento

Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze

Info

Dipartimento: Dipartimento di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze
Classe: LM-21-R - Ingegneria biomedica
Crediti: 120
Modalità didattica: Presenza
Delegato al tutorato

Prof. Jonathan Mapelli
Jonathan.mapelli@unimore.it

Piano di studi

Insegnamenti

Piani di studio

Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno CV Neurotech (6 CFU)
I anno CV Neurotech (12 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
A scelta dal CdS (fra 9 e 18 CFU)
A scelta (fra 1 e 18 CFU)
Anno di corso: 1
Obbligatori
  • INGLESE
    3 crediti - 24 ore - Secondo Ciclo Semestrale
I anno CV Dispositivi (6 CFU)
I anno CV Dispositivi Biomedici (12 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
II anno CV Dispositivi Biomedici (12 CFU)
A scelta dal CdS (fra 9 e 18 CFU)
A scelta (fra 1 e 18 CFU)

I requisiti curriculari e l'adeguatezza della personale preparazione per l'accesso al corso di laurea in bioingengeria per l'innovazione in medicina, ai sensi dell'art. 6 , c. 2, del D.M. 27/2004 vengono stabiliti in base ai criteri curriculari e di preparazione personale di seguito illustrati.
La laurea magistrale rappresenta un percorso di elezione per i laureati di primo livello delle classi L-8 Ingegneria elettronica ed informatica ed L-9 Ingegneria industriale (ex DM 270/2004). Pertanto, possono accedervi i laureati nelle classi L-8 ed L-9 (ex DM 270/2004).
Possono altresì accedere al corso anche i/le laureati/e in altre classi di laurea in possesso di una solida formazione nelle discipline scientifiche di base. In particolare si richiede che abbiano acquisito almeno:
- 20 CFU nei SSD della matematica e dell'informatica: MAT/02, MAT/03, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, SEC-S/01, SECS-S/02, SECS-S/06;
- 16 CFU nei SSD delle scienze fisiche e chimiche: FIS/01, FIS/03, FIS/07, CHIM/03, CHIM/06, CHIM/07;
e che abbiano acquisito una formazione culturale nelle discipline scientifiche e tecniche tipiche dell'ingegnerie e delle scienze biomediche di base:
- 39 CFU nei SSD: ING-IND/06, ING-IND/08, ING-IND/09, ING-IND/10, ING-IND/11, ING-IND/12, ING-IND/13, ING-IND/14, ING-IND/15, ING-IND/21, ING-IND/22, ING- IND/23, ING-IND/31, ING-IND/32, ING-IND/34, ING-INF/01, ING-INF/02, ING- INF/03, ING-INF/04, ING-INF/05, ING-INF/06, ING-INF/07, ICAR/01, ICAR/08, SECS-P/08
- 6 CFU nei seguenti SSD: BIO/09, BIO/10, BIO11, BIO12, BIO14, BIO16;
Per i possessori di altro titolo di studio conseguito all'estero riconosciuto idoneo, la verifica dei requisiti è effettuata da una commissione nominata dal Consiglio del Corso di Studi considerando opportune equivalenze tra i contenuti degli esami sostenuti e quelli corrispondenti agli ambiti ed ai settori sopra specificati. La commissione si occuperà inoltre di verificare l'eventuale presenza di esami extracurriculari, stage, esperienze lavorative e nel mondo produttivo. Per i laureati all'estero verrà effettuata una valutazione della congruenza fra gli insegnamenti frequentati e superati con profitto all'estero e riconducibili ad uno degli SSD sopracitati. I requisiti curriculari devono essere posseduti prima della verifica della preparazione individuale.

Qualora risultasse impossibile per oggettivi impedimenti accertare il possesso dei requisiti curriculari prima dell'immatricolazione, il candidato dovrà svolgere una prova in forma di colloquio in cui la commissione accerterà la preparazione individuale del candidato. La suddetta prova è finalizzata ad accertare in particolare la conoscenza delle nozioni fondamentali dell'ingegneria e delle scienze biomediche di base nonché degli aspetti applicativi e professionali relativi alle materie specifiche delle seguenti aree tematiche: Discipline di base (matematica, fisica) - Fondamenti di Informatica e di programmazione - Analisi dei segnali
La prova di ammissione non potrà essere sostenuta per più di due volte dal candidato.
Verranno divulgate tutte le informazioni necessarie in merito allo svolgimento della suddetta prova (modalità, data, luogo, argomenti e criteri di valutazione) nell'avviso per l'ammissione al Corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria nonché sul sito web del Corso di Studi. La commissione, nella valutazione complessiva del candidato, potrà tenere conto anche del curriculum ottenuto nel percorso triennale, tuttavia non verrà assegnato un punteggio nella valutazione ma esclusivamente una dicitura “ammesso”, ovvero “non ammesso”. Il requisito di adeguatezza della preparazione personale sarà considerato automaticamente verificato per tutti coloro che avranno conseguito una laurea triennale rispettando i sopracitati tre punti dei requisiti curriculari, con una votazione uguale o superiore a 85/110, o che hanno conseguito una votazione finale corrispondente almeno alla classifica “C” del sistema ECTS. Al contrario, tutti coloro che non soddisferanno i suddetti requisiti dovranno essere valutati dalla commissione tramite la sopracitata prova. In aggiunta, gli studenti con titolo di studio conseguito all'estero dovranno essere valutati tramite una specifica prova di accertamento della conoscenza della lingua italiana gestita da Centro Linguistico di Ateneo che verificherà il possesso di un livello B2 o superiore del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Il non superamento del test di conoscenza della lingua italiana non costituisce motivo di impedimento all'ammissione al corso ma a tal fine lo studente dovrà frequentare corsi di italiano gratuiti organizzati dall'Università di Modena e Reggio Emilia per raggiungere il livello di conoscenza richiesto. La candidatura di studenti provenienti da paesi esteri, con residenza estera ed in possesso di titolo di studio estero, verrà gestita interamente attraverso un apposito portale online opportunamente pubblicizzato e con scadenze calendarizzate e debitamente comunicate agli studenti. Le candidature verranno poi valutate adottando gli stessi criteri (requisiti curriculari ed accertamento della lingua italiana) degli studenti italiani.
L'attività di tutoraggio, volta ad una più efficace integrazione di studenti provenienti da diversa formazione, verrà rafforzata per limitare rallentamenti alla progressione delle carriere accademiche anche tramite documentazione integrativa che illustri le conoscenze ed i requisiti essenziali per conseguire con efficacia i CFU previsti.

Il/la laureato/a Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina conosce approfonditamente i processi ed i sistemi di acquisizione per la diagnosi e la terapia. Inoltre ha conoscenze approfondite dei sistemi di acquisizione, di caratterizzazione ed analisi dei segnali biomedici; delle piattaforme di analisi dei dati bioinformatici e biomedici; delle piattaforme di simulazione e modellizzazione dei sistemi biologici e neuronali e della medicina di precisione. Il/la laureato/a ha inoltre conoscenze circa materiali innovativi, fluidodinamica e progettazione CAD utilizzati per la creazione di sensori e dispositivi innovativi ed infine è in grado di interfacciarsi, avendo acquisito solide basi in discipline biomediche, con il personale medico ed infermieristico con cui si dovrà spesso confrontare. Avrà capacità di comprensione delle immagini biomedicali e dei dati bioinformatici e biomedici multidimensionali.

In particolare, i laureati magistrali in Bioingegneria avranno approfondite conoscenze e capacità di comprensione di

● segnali e dati biomedici, loro acquisizione e analisi
● piattaforme di simulazione e modellizzazione biologica, neuronale e medica
● nuovi materiali, strumenti hardware e software, e ausili alla progettazione biomedica
● interazione professionale con personale medico e infermieristico
● casi di studio e metodi teorici e pratici di realizzazione di elaborati e prototipi
● attività e uso di strumentazione da laboratorio biologico e ingegneristico

Il processo di apprendimento è basato su lezioni, esercitazioni in aula ed in laboratorio, seminari, progetti specifici in gruppo ed individuali, studio individuale e può basarsi sull'utilizzo di software e strumenti hardware per la progettazione di dispositivi medicali e per lo sviluppo di prototipi. La capacità dello/a studente/ssa di ideare soluzioni innovative e le competenze personali saranno accresciute attraverso simulazioni di casi di studio, sviluppando elaborati personali o di gruppo ed attraverso la realizzazione di prototipi e dispositivi elementari. Lo/la studente/ssa avrà a disposizione oltre agli strumenti didattici sopra elencati anche diversi laboratori sia del DBMN che del DIEF. Lo sviluppo di progetti/temi e la redazione della tesi finale di laurea, che seppur con il supporto del relatore ed anche eventualmente di un tutor aziendale contribuirà ad aumentare il bagaglio ed il livello di conoscenze laboratoriali e pratiche del laureato futuro. Gli accertamenti delle capacità acquisite verranno effettuati tramite prove scritte e/o orali anche attraverso prove in itinere nonché mediante la presentazione di progetti personali. La tesi di laurea infine prevede una discussione pubblica costituendo ulteriore verifica delle competenze acquisite.

Il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina sa identificare, formulare e risolvere la molteplicità di problemi emergenti nei moderni sistemi per la diagnosi, la terapia e nello sviluppo di piattaforme per l'analisi di dati bioinformatici. Sa sviluppare sensori e attuatori per le applicazioni medicali e per la medicina personalizzata e di precisione. E' in grado di analizzare e modellizzare matematicamente i sistemi neuronali ed in generale i sistemi biologici. Presenta capacità di lavorare in gruppo partecipando ad attività di sperimentazione nei laboratori di ricerca e ad attività di ricerca e sviluppo in ambito industriale. Sa proporre con professionalità strategie e metodi alternativi rispetto a quelli largamente utilizzati in ambiti sanitari o nelle aziende del comparto biomedicale. Le conoscenze e le capacità di comprensione conseguite gli consentiranno di comunicare facendo da tramite tra specialisti dei settori propriamente ingegneristici con gli specialisti del settore biomedicale.
Per l'ingegnere biomedico, l'etica e la tecnologia sono intrinsecamente collegate e rivestono un'importanza cruciale. La loro sensibilità verso questioni etiche contribuirà a garantire che le soluzioni tecniche sviluppate nel campo della Bioingegneria siano applicate in modo responsabile e nell'interesse del benessere generale assicurando una sanità equa, diffusa e accessibile, indipendentemente dalla classe sociale e dalla provenienza geografica.
Tutte queste capacità saranno maturate grazie alle numerose attività pratiche svolte anche in laboratorio, di progettazione, sviluppo e realizzazione di processi che saranno affiancate alle lezioni teoriche. Questo processo formativo sarà affiancato da attività seminariali mirate svolte da professionisti del settore. In aggiunta, durante l'attività di progettazione del lavoro di tesi finale, saranno essenziali le capacità di lavorare in autonomia, di problem solving, di partecipare attivamente, di innovare e di comunicare con terzi.
Il conseguimento di tutti questi obiettivi sarà verificato durante le valutazioni dei singoli docenti durante lo svolgimento del percorso didattico e massimamente attraverso la valutazione dell'attività di tirocinio di tesi da parte dei tutor sia interni che esterni. Le indicazioni dei tutor saranno considerate in fase di riesame periodico del corso di studi, elaborando eventuali azioni correttive ove se ne evidenzi l'opportunità. Al termine del proprio percorso curriculare, il/la laureato/a magistrale in Bioingegneria avrà acquisito gli strumenti cognitivi per restare costantemente aggiornato ed avrà maturato la capacità di svolgere attività progettuale e realizzativa originale finalizzata alla soluzione di problemi tecnici connessi al campo biomedico.

I/le laureati/e magistrali in Bioingegneria per l'innovazione in medicina avranno significative capacità di applicare conoscenze e comprensione a
● la risoluzione dei problemi complessi in sistemi di diagnosi e terapia
● lo sviluppo di piattaforme per analisi segnali, sensori e attuatori biomedicali
● la definizione di modelli di sistemi neuronali e biologici e loro analisi
● il lavoro in gruppo, in contesti di ricerca e sviluppo industriali
● l'innovazione migliorativa delle strategie consuete in ambiti sanitari e di tecnologie e processi biomedicali
● attività progettuale e realizzativa originale in contesti tecnologici biomedicali combinando le dimensioni tecnologica a quella etica, con responsabilità e a beneficio del benessere e del progresso sostenibile della società.

L'obiettivo del corso di Laurea Magistrale in Bioingegneria per l'innovazione in medicina è quello di formare laureati/e magistrali con elevata qualificazione professionale e solide basi metodologiche quali, a titolo di esempio, la strumentazione biomedica, i dispositivi, i biomateriali e le relative metodiche di fabbricazione avanzate, l'elaborazione di dati e segnali biomedici, le bioimmagini, la riproduzione della conoscenza medico-biologica nei suoi aspetti fisiologici e molecolari mediante modellizzazione fisico-matematica, la protesica articolare e gli aspetti metodologici legati alla pratica clinica e declinati in contesti applicativi concreti. che possano essere spese in contesti aziendali, della sanità e dell'ambito accademico. A questo scopo, il corso si propone di fornire allo studente una formazione solida nelle metodologie e tecnologie dell'ingegneria applicate alle problematiche mediche e biologiche. Il/la laureato/a in Bioingegneria per l'innovazione in medicina dovrà essere in grado di analizzare, descrivere e simulare processi e sistemi biomedici, a diversi livelli di complessità e su scale potenzialmente molto differenti, ad esempio simulando, dopo attenta analisi un processo biochimico, l'attività cellulare e la sua struttura, la comunicazione cellulare o la neurotrasmissione. Potrà essere in grado di simulare l'attività di interi organi o specifiche funzioni fisiologiche. Il/la laureato/a riuscirà ad applicare le conoscenze acquisite in diversi contesti progettando e sviluppando soluzioni, sistemi, dispositivi e strumentazioni per lo screening, la diagnostica, la terapia, la riabilitazione ed in senso più ampio per la gestione dei sistemi sanitari.
Agli studenti saranno indispensabili solide basi delle discipline che caratterizzano tutti i percorsi ingegneristici quali la matematica, la fisica, la chimica, la statistica e la progettazione ma costituiranno ulteriore valore aggiunto anche conoscenze in ambito biomedico quali la Fisiologia e la biologia molecolare. Il corso pertanto rappresenta il naturale proseguimento di un corso in ingegneria biomedica di primo livello. Studenti provenienti da altre discipline non propriamente ingegneristiche quali scienze matematiche, fisiche e naturali che intendono proseguire il proprio percorso frequentando il corso in Bioingegneria dovranno integrare la loro preparazione con competenze caratterizzanti i percorsi ingegneristici.
Il processo formativo si attuerà attraverso lezioni frontali, esercitazioni in aula e nei laboratori del DBMN, del DIEF e del DSV e mediante il coinvolgimento di imprese del settore biomedico e aziende sanitarie per lo sviluppo di progetti applicativi basati su scenari e casi realistici. Tali strumenti progettuali proposti nell'ambito degli insegnamenti del CdL, consentiranno di favorire l'approfondimento tecnico/scientifico e l'orientamento in uscita. La possibilità di effettuare un tirocinio e la tesi di laurea concludono il percorso formativo.

Obiettivi formativi specifici del corso di Laurea Magistrale sono:
● fornire conoscenze approfondite sui percorsi di sviluppo dell'innovazione nei settori sanitario e biomedicale;
● sviluppare capacità di analisi e modellizzazione dei sistemi complessi
● favorire il completamento di una formazione metodologica con attività di laboratorio negli ambiti prescelti;
● far acquisire la padronanza dei principali metodi di progettazione, sviluppo, caratterizzazione controllo qualità e gestione dei dispositivi medici;
● fornire una cultura dell'innovazione valutando l'impatto della stessa;
● fornire competenze di conduzione e coordinamento di progetti di ricerca e sviluppo;
● sviluppare consapevolezza sul ruolo dell'innovazione e del ruolo professionale
● fornire competenze specifiche nell'elaborazione dati, segnali ed immagini ricavandone informazione ai fini diagnostici, terapeutici e riabilitativi;
● fornire competenze nelle tecnologie finalizzate allo sviluppo di supporti per l'ingegneria dei tessuti e la medicina rigenerativa;
● fornire competenze sui criteri di scelta dei materiali per dispositivi medicali
● Incoraggiare la possibilità di operare scelte autonome in base al proprio progetto di formazione
● Richiedere lo sviluppo autonomo, guidato dal relatore, di un consistente ed originale lavoro di tesi in linea con il percorso formativo deciso dallo studente.

I laureati magistrali dovranno:
● Conoscere in maniera approfondita gli aspetti teorici e metodologici dell'ingegneria in generale e, in modo approfondito, quelli della Bioingegneria, essendo in grado di identificare, formulare, risolvere anche in modo innovativo, problemi complessi ed interdisciplinari
● Essere in grado di ideare, pianificare, progettare e gestire processi, sistemi, servizi ed esperimenti di elevata complessità
● Essere dotati di conoscenze di contesto e capacità trasversali

Il corso avrà un percorso comune per tutti gli studenti per tutto il primo semestre del primo anno e per parte del secondo semestre e sarà orientato a fornire solide basi culturali e metodologiche rafforzando la formazione ingegneristica di primo livello ed integrandola con insegnamenti generali utili ai due percorsi.
Nel corso del secondo semestre del primo anno verranno proposti insegnamenti per il percorso prescelto. Il secondo anno è prevalentemente dedicato a tematiche avanzate proprie dei due percorsi che in ogni caso sono centrati sulle discipline caratterizzanti della Bioingegneria includendo importanti contributi specialistici e metodologici da svariate altre discipline (scienze mediche, elettronica, informatica, scienza dei materiali, fluidodinamica, progettazione meccanica, fisiologia, neurofisiologia clinica). I percorsi formativi sono caratterizzati fortemente dalle proporzioni che i contributi delle aree disciplinari sopra elencate forniscono. I bioingegneri magistrali dovranno infatti fornire oltre alle competenze tecniche, alle capacità progettuali e di project management una conoscenza approfondita ed aggiornata della moderna medicina e della biologia consentendo di velocizzare con scientificità e razionalità la procedura di rinnovamento a cui stiamo assistendo in ambito medico e sanitario caratterizzata dall'innovazione tecnologica. In ambito più propriamente industriale i bioingegneri svilupperanno e si occuperanno della progettazione e produzione di dispositivi e strumentazione biomedica, presidi medico-chirurgici, sistemi diagnostici e terapeutici, tecnologie per la riabilitazione e l'assistenza e sistemi per la gestione delle strutture sanitarie. Non è raro che bioingegneri avviino attività imprenditoriali innovative, non solo contribuendo allo sviluppo di nuove tecnologie ad alto impatto in campo medico, ma anche generando opportunità di lavoro altamente qualificato sul territorio. Questo fenomeno richiama l'esperienza di Mirandola negli anni '60, dove l'emergere di nuove imprenditorialità ha contribuito significativamente alla trasformazione e crescita economica del territorio, ponendo le basi per un'eccellenza nel settore medico che continua a prosperare. Oltre all'ambito industriale, i bioingegneri trovano ampiamente impiego nelle strutture sanitarie e negli istituti di ricerca il più delle volte con figure dirigenziali. Da non dimenticare una importante percentuale di laureati che prosegue i propri studi per conseguire il titolo di Dottore di Ricerca. Da ultimo, ma non meno importante, la presenza di bioingegneri nelle istituzioni pubbliche può contribuire a migliorare l'efficienza dei servizi sanitari, promuovendo l'innovazione e garantendo un migliore coordinamento tra la ricerca scientifica e la pratica clinica. Questa sinergia tra settore privato, start-up innovative e istituzioni pubbliche può favorire lo sviluppo sostenibile delle competenze nel campo della Bioingegneria e della medicina.