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Il Sistema dei Musei e Orto Botanico coordina e guida le attività dei musei che lo costituiscono, i quali assicurano la conservazione, la custodia, l’ordinamento, l’esposizione, l’incremento, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica e l’accessibilità delle loro collezioni, attraverso diverse e specifiche attività di conservazione, educazione, valorizzazione e ricerca.

» Regolamento del Sistema dei Musei e Orto Botanico dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (MuseOmoRE)

Indirizzo: Modena - via Camatta, 15 - Complesso San Geminiano
telefono: +39 059 205 5039
e-mail: macchine@unimore.it
Referente: prof. Maria G. Bartolini
Visite su prenotazione

ll Laboratorio delle macchine matematiche, nato agli inizi degli anni '80, è un laboratorio di ricerca sulla didattica della matematica (in particolare della geometria) con l'uso di strumenti. Ha una collezione di circa duecento strumenti per la geometria (macchine matematiche), ricostruiti a partire da ricerche storiche sui documenti originali: la maggior parte fa riferimento ai secoli XVI-XIX (prospettografi, curvigrafi, pantografi per trasformazioni), ma vi sono anche numerosi strumenti dell'antichità classica, collegati alla teoria delle sezioni coniche e alla risoluzione di problemi.

Indirizzo: Modena - via Università, 4
telefono: +30 059 205 7091
e-mail: polomuseale@unimore.it
Referente: prof. Emiro Endrighi

Oltre l’ingresso del Palazzo Universitario, dominato dalle cancellate in ferro battuto di Gian Battista Malagoli (fine Settecento), si accede al Lapidario-Galleria dei busti che comprende varie iscrizioni in memoria di momenti storici significativi come l’importante equiparazione della nostra Università alle maggiori d’Italia avvenuta il 14 luglio 1897, la trascrizione del bollettino di guerra del generale Armando Diaz del 4 novembre 1918, che decretò la vittoria della prima Guerra mondiale, il ricordo delle persecuzioni razziali e della fine della seconda guerra mondiale. Ornano le pareti anche numerosi busti di illustri docenti dell’Ateneo che testimoniano eccellenze di studi e ricerche raggiunte fin dai secoli XVII e XVIII. E' presente una Galleria dei Rettori ove sono collocati i ritratti pittorici di coloro che si sono succeduti alla guida dell’Università non più sotto il governo estense a partire dal 1859. Si tratta di una rassegna di ritratti fisiognomici e diversamente caratterizzati, nei quali si sono cimentati pregevoli artisti per la maggior parte modenesi.

Indirizzo: Modena - via Università, 4
telefono: +39 059 205 7131/7129
e-mail: polomuseale@unimore.it
Referente: dott. Ciro Tepedino

L'origine del Museo Anatomico risale ad Antonio Scarpa che, nel periodo in cui fu docente nell'Ateneo modenese, fece realizzare, in contiguità con il Grande Ospedale di Sant'Agostino, un Teatro Anatomico, inaugurato nel 1775. Dopo la Restaurazione, tra il 1817 e il 1818, fu allestito il Museo Anatomico in una sala del piano costruito al di sopra del Teatro alla quale si aggiunsero, tra il 1839 e il 1853, altre tre sale. Le quattro sale sono dedicate, a partire dall'ingresso, la prima ai preparati osteologici, la seconda a quelli artro-miologici, la terza agli apparati digerente, respiratorio, circolatorio, escretore e riproduttore e la quarta agli organi di senso, alla neurologia, all'embriologia e alla teratologia (anomalie morfologiche dell'individuo). Nel 1866, il direttore anatomico Paolo Gaddi inaugurò, nelle stesse sale, l’ulteriore sezione del Museo Etnografico Antropologico. Dal 2017 afferisce al Polo Museale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Indirizzo: Modena - via Università, 4
telefono: +39 059 205 6530
e-mail: giovanna.menziani@unimore.it
Referente: dott.ssa Giovanna Menziani

Ha origine dal Museo di Storia Naturale voluto dal duca Francesco III d'Este nel 1776. Venne costituito a partire dal 1926 quando le collezioni furono assegnate all'Istituto di Paleontologia e Geologia separate da quelle dell'Istituto di Mineralogia e acquisì una propria identità a seguito della nascita dell'Istituto di Paleontologia nel 1961, grazie alla professoressa Eugenia Montanaro Gallitelli. Il Museo possiede importanti raccolte storiche, appartenenti alla seconda metà dell'Ottocento e costituite da decine di migliaia di esemplari fra molluschi, echinodermi, artropodi, resti di origine vegetale che hanno dovuto subire diversi spostamenti nel corso degli anni: nel 1961, con la creazione dell'Istituto di Paleontologia, le raccolte fossili vennero portate al piano ammezzato del Palazzo del Rettorato dove si trovano tuttora. Dal 2017 afferisce al Polo Museale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Indirizzo: Modena - via Università, 4
telefono: + 39 059 205 6561
e-mail: polomuseale@unimore.it
Referente: dott. Andrea Gambarelli

Ha origine dal Museo di Storia Naturale voluto dal duca Francesco III d'Este nel 1776 e si sviluppò a partire dall'Ottocento grazie alle donazioni dei Duchi d'Este, all'acquisizione di numerose collezioni zoologiche dovute all'attività di molti docenti dell'Ateneo, tra cui Antonio Carruccio e Antonio Della Valle, che permisero di ampliare il museo ubicato all'ultimo piano del Palazzo del Rettorato a Modena. Ulteriori incrementi si ebbero in particolare nella prima metà del Novecento soprattutto grazie a Guido Corni, nominato Governatore della Somalia nel 1929. Dal 2017 afferisce al Polo Museale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Indirizzo: Modena - largo Sant'Eufemia, 19
telefono: +39 059 205 5873
e-mail: museo.gemma1786@unimore.it
Referente: dott.ssa Milena Bertacchini

Ingresso gratuito negli orari di apertura, attività educative su prenotazione.

Il Museo raccoglie collezioni di origine settecentesca derivate dal Museo di Storia Naturale della Reale Università di Modena voluto nel 1786 dal Duca Francesco III d'Este. Un patrimonio costituito da rocce, meteoriti, minerali, pietre dure e preziose, carte, documenti e strumenti storici, che si è arricchito nel tempo. Nell'Ottocento le collezioni sono state implementate dalle donazioni lasciate da alcuni componenti della Famiglia Estense e dai campioni raccolti nelle campagne di studio condotte da figure importanti come Pietro Doderlein; dal Novecento ad oggi il Museo ha incrementato il proprio patrimonio con donazioni da parte di cittadini interessati alle scienze naturali e con le campagne di studio guidate da ricercatori del dipartimento in regioni lontane come Groenlandia, Brasile, Africa, Australia e Antartide.

Indirizzo: Modena - via Università, 4
telefono: +39 059 205 7131/7129
e-mail: polomuseale@unimore.it
Referente: dott. Ciro Tepedino

Il comparto museale è: attualmente chiuso per ristrutturazione e restauro.

L'origine del Museo Ostetrico risale alla riforma dell'Università promossa dal duca Francesco III d'Este tra il 1772 e il 1773 allorché l'insegnamento dell'Anatomia fu affidato ad Antonio Scarpa che all'Ostetricia Scarpa aveva dedicato la lezione di inizio dell'anno accademico 1775 nel nuovo Teatro Anatomico e che in una sala annessa aveva realizzato il Museo Ostetrico, con vari preparati tra cui alcuni in cera realizzati dallo scultore bolognese Giovan Battista Manfredini. Si deve a quest'ultimo un pregevole nucleo di terrecotte ostetriche esposte nel Museo, tra cui sei statue femminili raffiguranti donne gravide, due con la raffigurazione dell'anatomia sottocutanea e riproduzioni di feti in varie posizioni all'interno dell'utero. Dal 2017 afferisce al Polo Museale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.

Indirizzo: Modena - viale Caduti in Guerra, 127
telefono: +39 059 205 8270
e-mail: ortobot@unimore.it
Direttore: prof. Emiro Endrighi

Chiuso al pubblico per lavori di restauro.

L'Orto Botanico dell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia è localizzato nell'area del centro storico della città di Modena.
Ha un'estensione di circa 1 ettaro e dispone di 300 metri quadri di superficie coperta per il ricovero e l'ostensione delle piante. Le principali attività che si svolgono all'interno dell'Orto Botanico sono intimamente legate all'espletamento della didattica e ricerca universitaria focalizzata sulle discipline botaniche. Inoltre, l'Orto Botanico è anche sede e organo promotore di numerose attività di carattere didattico, divulgativo e promozionale su tematiche in vario modo legate alla botanica ed alle piante, rivolte sia alle scuole che ad un pubblico eterogeneo di appassionati o semplici curiosi. Le piante coltivate presso l'Orto - sia erbacee che legnose - nell'insieme forniscono un'esauriente rappresentazione della biodiversità del regno vegetale. In relazione alle diverse esigenze fisio-ecologiche ed alla variabile capacità di adattamento alle condizioni ambientali, una parte di queste piante è allevata in contenitore, ed è ricoverata nella stagione avversa in ambienti idonei, anche riscaldati, mentre le rimanenti sono piantate a dimora, all'aperto o all'interno di locali protetti, dove contribuiscono anche alla realizzazione di ambientazioni esemplificative di habitat particolarmente significativi.

Indirizzo: Modena - piazza Roma, 22
e-mail: ossgeo@unimore.it
Resp. scientifico: prof. Sergio Teggi

L'Osservatorio Astronomico venne realizzato nel 1826 per volere di Francesco IV d'Este nel torrione orientale del seicentesco Palazzo Ducale, dove ancora è ospitato. La direzione fu affidata al professor Giuseppe Bianchi e i più importanti strumenti astronomici, tra cui lo strumento dei passaggi ancora in situ, vennero commissionati all'ottico e astronomo modenese Giovanni Battista Amici. Grazie all'attività di Pietro Tacchini, nel 1876 divenne Osservatorio Meteorologico sotto la direzione di Pietro Ragna, che nel 1865 aveva fatto realizzare la prima finestra meteorologica. A seguito delle ricerche del direttore Ciro Chistoni, l’Osservatorio assunse il nome di Geofisico.

L'Osservatorio Geofisico è stato recentemente restaurato dopo i danni subiti dal sisma del 2012 e riaperto al pubblico.
» Immagini dell'inaugurazione ufficiale dello scorso 17 aprile 2019.

Indirizzo: Modena - via Campi 213/A – Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche
e-mail: fistorica@unimore.it
Referente: Prof.ssa Rossella Brunetti

L’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia possiede una pregevole collezione di strumenti scientifici storici, testimoni della ricerca scientifica e della didattica condotte a Modena a partire dalla metà del 1700. E’ disponibile per la prima volta una catalogazione digitale completa del posseduto attuale dell’Università e di altre istituzioni culturali della città. E’, inoltre, in corso, per gli strumenti di maggiore pregio, una attività di restauro conservativo affiancata da una ricerca storico/scientifica volta alla raccolta delle informazioni tecniche e alla identificazione, ove possibile, dell’utilizzo degli strumenti stessi. Gli strumenti restaurati, descritti nelle schede pubblicate sul sito web dedicato alla Collezione, in attesa di una sede idonea, sono visitabili presso l’attuale edificio di Fisica.

Visite su prenotazione
Sito web: https://www.strumentazionestorica.unimore.it/